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FISHER FURY

La Fisher Fury nasce dalla geniale mente di Jeremy Philips, ideatore di alcune tra le più apprezzate kit car del mercato (la stessa Fury, la Phoenix, la Stylus e la J-15 con motore posteriore

Jeremy Philips è stato il fondatore della Sylva Autokits ( pagina wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Sylva_Autokits sito ufficiale http://www.sylva.co.uk/ ), un piccolo costruttore che rivendeva i suoi progetti a terzi (per esempio la Fury, costruita e venduta dalla Fisher Sports Car)

La Fury è una kit car basata su un telaio tubolare a sezioni quadre con carrozzeria in vetroresina. L’auto può essere equipaggiata con numerosi motori, sia di derivazione automobilistica che motociclistica.

Di seguito una carrellata dei diversi motori montati sulla Fury

I motori più utilizzati dalle CEC (Car Engined Car) sono i 2lt DOHC Vauxhall o Ford Pinto/Zetec con potenze che variano per i motori “stradali” da circa 130/150 cv per i motori standard a carburatori fino ai 220-240 cv dei motori ad iniezione pesantemente elaborati (4 corpi farfallati, camme spinte etc). Per chi non ha limiti sono poi disponibili molti componenti racing visto che le unità sono molto utilizzate nelle gare, dai rally alle formule.

L’alimentazione può essere a carburatori (Weber i più diffusi, nonchè i più performanti) oppure ad inizione (generalmente con 4 corpi farfallati). Entrambe le soluzioni hanno i loro pro e contro.

Il motore viene montato longitudinalmente e non inclinato in accoppiata, o meno, al cambio a seconda dello schema.

I motori automobilistici hanno il pregio di avere una maggiore coppia (rispetto a quelli motociclistici), un ingombro minore in altezza (in questo modo si può spostare il motore più in basso per un abbassamento del baricentro senza che la coppa dell’olio si trovi ad altezze pericolose).

I motori motociclistici invece offrono un regime massimo di giri molto più alto (11-13 mila giri) unito ad una maggiore leggerezza del propulsore oltre ad un cambio sequenziale.

I motori vengono montati generalmente inclinati si sull’asse verticale che longitudinale. Il cambio è ovviamente integrato nel blocco motore e sequenziale.

Il cambio utilizza dei rinvii meccanici o a filo per portare i comandi nell’abitacolo, dove può essere comandato dalla classica leva oppure da paddle al volante.

La trasmissione può essere poi dotata di sistemi che permettono di cambiare marce senza l’utilizzo della frizione.

le opzioni sono:

- cambio normale o con paddle al volante con rinvii meccanici (senza cutoff) = downshift con frizione, upshift con frizione e/o togliendo parzialmente il piede dall’acceleratore. VOTO: il migliore sia in termini di “connessione” con la macchina sia in termini di usura meccanica (se ben usato)

- cambio normale o a paddle con rinvii meccanici, con cutoff = downshift con frizione, upshift con frizione e/o senza (ci penserà il cutoff a togliere corrente e farvi entrare la marcia) Voto ottimo, ma non bisogna esagerare con la velocità della cambiata (regolabile dal cutoff) altrimenti il cambio ne risente, alla lunga.

- cambio elettroattuato solo con cutoff: downshift con frizione, upshift con frizione e/o senza (ci penserà il cutoff a togliere corrente e farvi entrare la marcia) Voto ottimo, ma non bisogna esagerare con la velocità della cambiata (regolabile dal cutoff) e NON si è più in grado di “sentire” il cambio. Si perde parte della “connessione” pilota-macchina (a me non piace) e bisogna farci la mano soprattutto in scalata. Voto: buono ma poco utile. Per pigri.

- cambio elettroattuato full: downshift con frizione o senza, upshift con frizione e/o senza (userete sempre l’opzione senza). Voto: ottimo per la guida soprattutto in pista (mentre su strada può essere troppo estremo), pessimo per la vita del cambio, salvo l’uso di impianti molto costosi. E’ inoltre abbastanza laborioso da configurare.

TELAIO

I telai disponibili per le Fury si dividono in 2 tipi, a seconda dello schema sospensivo posteriore:

• Assale rigido

• Sospensioni indipendenti

Assale rigido

E’ uno schema sospensivo relativamente semplice, dove i semiassi sono “in blocco” con il differenziale e il mozzo

PREGI

Semplicità costruttiva

Le ruote restano sempre “perpendicolari” al terreno, anche in curva

Maggiore escursione

DIFETTI

Comportamento nervoso su strade sconnesse

Sospensioni indipendenti

Con questo tipo di sospensione i semiassi sono collegati al differenziale tramite giunti omocinetici.

In questo modo la sospensione lavora indipendentemente da quella del lato opposto.

Permette di usare schemi sospensivi più raffinati (es triangoli sovrapposti)

PREGI

Comodità per utilizzo stradale

Maggiori regolazioni sugli angoli caratteristici

DIFETTI

Usura dei componenti (esempio cuffie e/o giunti omocinetici)

I telai Fisher possono poi essere ulteriormente personalizzati

• Lightened Chassis – Telaio allegerito mediante l’utilizzo di metalli più leggeri per il telaio e con le pannellature in alluminio

• Lowered Chassis – Telaio ribassato. Abbassa ulteriormente il baricentro migliorandone l’handling, di contro è sconsigliato per un utilizzo stradale vista la ridotta luce da terra.

FISHER FURY SUPERLIGHT LE MANS AEROSCREEN E MOTORE YAMAHA R1 DEL 2006 (5VY)

Queste le caratteristiche principali:

Auto regolarmente targata e omologata per circolazione stradale, Euro 3.

Motore Yamaha R1 del 2006 con 170 cv

ponte posteriore “Chapman” a sospensioni indipendenti (solo braccetti inferiori)

cambio paddle al volante con flatshifter pro (possibilità di cambiata senza frizione sia a salire che a scendere)

Dynojet Power Commander III

Accusump + radiatore olio mocal

Volante Momo Corse con sgancio rapido

Strumentazione aggiuntiva: volt batteria, pressione olio, temperatura olio

Retromarcia elettrica

Stack ST700 display con shift light, allarme pressione olio

Contamarce

Cerchi CXR 13″

LSD 03:38 (7″ Ford Sierra)

Sterzo Cremegliera diretto (Ford Escort)

RollBar con pettybar

Pinze ant. Wilwood Powerlight 4 pompanti + post. tamburi (Ford Sierra)

Doppia pompa freni ant + post con ripartitore di frenata

Molle frizione rinforzate

Impianto di estinzione

Airbox standard R1 NACA attraverso cofano

Peso totale a secco 430 Kg

MAC 1 WORX CON MOTORE KAWASAKI ZX10R

Queste le caratteristiche principali:

Auto regolarmente targata e omologata per circolazione stradale, Euro 4.

Motore Kawasaki ZX10R 2009 CON 200 CV all’albero!

Freni ventilati Wilwood 4 pompanti anteriori e posteriori, dischi e pastiglie nuovi

Cerchi superleggeri Team dynamics da 13 con Toyo R888 nuove

Consolle, specchi,e pannello copriserbatoio in carbonio

Volante in alcantara estraibile

Indicatore elettronico di marcia con suggerimento di cambiata.

Cinture 4 punti pilota+passeggero

illuminazione anteriore e posteriore compresi indicatori di direzione completamente a LED

Scocca in fibra di vetro

Stacca batteria + interruttore aereonautico

Sistema di raffreddamento con tubi al silicone

Catch tank in ergal per recupero vapori olio

doppia presa accendisigari + USB

Mangiafuoco

Ganci traino in tessuto approvati Fia

Estrattore in carbonio al posteriore

preparazione: lavorazione bielle, pistoni, testa, condotti e valvole, sostituzione completa albero a gomiti, sostituzione alberi a camme versione Superbike, centralina Power Commander III USB mappata a banco e riprogrammabile a piacimento con software in dotazione, cambio elettronico programmabile impostato a 65 millisecondi!!! (per cambiare senza mollare il gas e senza premere la frizione!) frizione rinforzata nuova, candele iridio, albero di trasmissione sostituito con modello forgiato! preparazione studiata non solo per aumento di prestazioni ma anche di affidabilità rispetto ad uno stock, lubrificazione e raffreddamento migliorati.